Il software per l’ecografia ostetrica 3D/4D permette di ottenere immagini statiche (3D, ovvero fotogrammi) o dinamiche (4D ovvero videoclips) con metodica volume mode.
Il buon esito dell’ecografia 3D/4D dipende dalla posizione fetale, dalla presenza di “ostacoli” (cordone, placenta, mani, utilizzo di olii/creme idratanti, sovrappeso/obesità/parete addominale spessa), dalla quantità di liquido amniotico, dalla presenza di movimenti fetali continui, dal numero dei feti e dall’epoca gestazionale.
Questo esame ecografico è eseguibile durante tutto il corso della gravidanza, ma è consigliabile effettuarla tra la 24° e la 30° settimana in quanto è il periodo della gravidanza in cui il volto del bambino risulta essere meglio visibile.
In situazioni di scarso liquido amniotico e/o di obesità, l’esame ecografico 3D/4D potrebbe non essere effettuabile.
L’ecografia tridimensionale utilizza ultrasuoni come l’ecografia tradizionale, quindi non presenta alcun rischio ne particolari controindicazioni al suo utilizzo.
La durata massima prevista per l’esame è di 30 minuti.
Si raccomanda infine di astenersi dall’applicare creme o olii idratanti nei tre giorni precedenti l’esame. Non viene comunque garantito il buon esito dell’esame per i motivi sopra descritti.
Al termine dell’esame, viene rilasciato il referto con allegati i fotogrammi in versione cartacea. E’ possibile anche, su richiesta, avere una chiavetta USB con i fotogrammi e anche i videoclips effettuati nel corso dell’ecografia.
Breve presentazione tecnica
L’ecografia tridimensionale permette di visualizzare il feto o la struttura oggetto di studio in tre dimensioni, a differenza dell’ecografia tradizionale bidimensionale che visualizza un solo piano di sezione. L’ecografia tridimensionale (3D) è una indagine ultrasonografica che si basa sull’acquisizione di piani di sezione ottenuti secondo gli assi trasversale, longitudinale e obliquo, e sulla successiva ricostruzione tridimensionale computerizzata della struttura oggetto di studio (volto, mani,..). Quando si avvia il modulo tridimensionale la sonda, tenuta ferma sull’addome materno, acquisisce automaticamente le immagini. Grazie alla velocità e alla potenza dei nuovi processori, le immagini in 3D possono essere elaborate in tempo reale (3D Live o 4D). Il termine 4D è stato introdotto per definire l’ecografia tridimensionale in tempo reale: la quarta dimensione è rappresentata dal tempo. In un determinato intervallo temporale vengono acquisiti volumi (fino a 16-32 volumi in un secondo), potendo così caratterizzare in tre dimensioni le strutture in movimento. Con questa applicazione è possibile visualizzare i movimenti fetali: dai grossolani movimenti degli arti fino alle espressioni del volto (sorriso, sbadiglio, suzione, etc).
L’ecografia 3D/4D offre tre tipi di immagini:
- Volume mode è una specie di calco e fornisce un’immagine tridimensionale del viso, delle mani, ecc. In ultima analisi fornisce una vera foto e, proprio come accade per la fotografia, è necessario che la posizione del soggetto sia favorevole, che non vi siano davanti ostacoli (mani, cordone, placenta) ma una buona falda di liquido amniotico e soprattutto che il bambino stia fermo. In una buona parte dei casi si possono ottenere immagini del viso con le sembianze reali del proprio bambino;
- Multiplanare, molto più utile dal punto di vista clinico. Partendo dal volume acquisito con la sonda tridimensionale si può studiare qualsiasi piano di sezione indipendentemente dalla posizione del feto. È così possibile ottenere più facilmente piani longitudinali e trasversali ma, soprattutto, sezioni coronali che l’ecografia tradizionale spesso non è in grado di conseguire. Una volta ottenuto il volume si possono visualizzare i vari piani e studiare nel dettaglio i particolari utili ai fini di una diagnosi. In ultima analisi si tratta di una vera e propria TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) ottenuta con gli ultrasuoni e non con i raggi X;
- Trasparente, offre la visione della struttura e della posizione degli organi interni attraverso la superficie corporea con una modalità simile alle radiografie standard.
