Tampone ricerca Chlamydia trachomatis DNA

Questo test viene utilizzato per lo screening, la diagnosi e la valutazione dell’efficacia terapeutica delle infezioni da Chlamydia trachomatis.

Spesso, il test per la Clamidia viene prescritto insieme a quello per la Gonorrea, poiché la sintomatologia associata a queste infezioni è molto simile. Inoltre, lo stesso individuo può essere infettato nello stesso momento da entrambi i batteri. Tuttavia, la diagnosi differenziale tra queste due patologie è importante, poiché necessitano di trattamenti antibiotici differenti. Viene raccomandata la ripetizione del test dopo tre mesi dalla fine del trattamento, per verificarne l’efficacia.

Un risultato positivo indica la presenza di un’infezione attiva di Clamidia, che richiede un trattamento tramite terapia antibiotica.

Un test negativo indica soltanto assenza di infezione al momento del test. È importante che le persone esposte a maggior rischio di contrarre l’infezione ripetano il test con cadenza annuale, in modo particolare in presenza di infezioni ricorrenti e in età adolescenziale.

Nel caso in cui una persona risulti infetta, il/i partner sessuale dovrebbe sottoporsi al test.

La clamidiosi (o Clamidia) è una delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST) più diffuse, causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Se non trattata, può determinare l’insorgenza di gravi complicanze.

Il test per la diagnosi di infezione consiste nella ricerca del materiale genetico virale (DNA) .

È un test sensibile e specifico che può essere eseguito su campioni ottenuti tramite tampone vaginale o raccolta dell’urina.

L’esecuzione del test di screening e la diagnosi dell’infezione da Clamidia è molto importante per la prevenzione della comparsa delle complicanze a lungo termine e della diffusione dell’infezione. L’infezione da Clamidia colpisce prevalentemente le persone sessualmente attive di età compresa tra i 15 e i 24 anni (il 67% di tutti i casi riportati in Europa).

Generalmente, l’infezione da Clamidia viene trasmessa tramite il contatto sessuale (orale, vaginale o anale) con un partner infetto. I fattori di rischio includono i rapporti sessuali occasionali, la presenza di altre malattie sessualmente trasmissibili contratte contestualmente o in precedenza ed il mancato utilizzo del profilattico.

Molte persone con un’infezione da Clamidia risultano asintomatiche o presentano solo una sintomatologia lieve. I segni e sintomi della Clamidia possono essere confusi con quelli di altre malattie sessualmente trasmissibili, come la Gonorrea; pertanto, insieme al test della Clamidia possono essere richiesti vari altri test per queste malattie.

L’infezione da Clamidia può essere trattata facilmente tramite terapia antibiotica. Tuttavia, se non trattata in maniera adeguata, può comportare la comparsa di gravi complicanze a livello dell’apparato riproduttivo o altri problemi di salute.

Nelle donne l’infezione da Clamidia non trattata può portare a malattia infiammatoria pelvica, un’infezione che, originatasi nella cervice, si diffonde alle tube di Falloppio e alle ovaie.

Questa condizione può causare:

  • Dolore pelvico cronico
  • Infertilità
  • Rischio aumentato di gravidanza ectopica, potenzialmente letale

Nelle donne in gravidanza con un’infezione da Clamidia possono verificarsi gravi emorragie prima del parto e la rottura prematura delle membrane, oltre al rischio di partorire bambini con basso peso alla nascita. Le madri infette possono trasmettere l’infezione al bambino durante il parto. Questi bambini sono esposti ad aumentato rischio di sviluppare complicanze come la polmonite o la congiuntivite, un’infiammazione che, se non trattata, può determinare gravi problemi alla vista.

Raramente, gli uomini non trattati possono diventare sterili.