L’ecodoppler, cos’è?

L’ecografia con metodica secondo Doppler, conosciuta ai più come ecodoppler, è una tecnica non invasiva utilizzata in medicina per diagnosticare alcune alterazioni morfologiche dei vasi sanguigni arteriosi e venosi dei vari organi ed altre a carico dell’ organo cardiaco.
Viene chiamata così con riferimento all’effetto Doppler, scoperto molti anni fa da un matematico e fisico austriaco: un’onda sonora colpisce un oggetto in movimento e viene riflessa con una frequenza differente rispetto a quella dell’onda incidente, a seconda che l’oggetto riflettente sia colpito mentre è in allontanamento o in avvicinamento rispetto alla sorgente sonora. Tale caratteristica è propria anche delle onde ultrasonore, che vengono impiegate per lo studio ecografico.

La metodologia Doppler viene integrata dallo studio della trasformazione della velocità ottenuta, con utilizzo di un codice colore (colorazione dei flussi sanguigni) per avere informazioni ancora più precise sulla velocità di flusso e sulla grandezza della massa in movimento.

Il metodo Doppler si basa essenzialmente sullo studio della velocità del flusso dei globuli rossi, rilevato sia con onda pulsata che con onda continua (Doppler pulsato e Doppler continuo), con possibile trasformazione delle velocità ottenute, sia su grafico di velocità (espresso in cm/sec. oppure m/sec) o in codice colore (i flussi in avvicinamento alla sonda emittente sono espressi in colore rosso, quelli in allontanamento in colore blu).

Con questa metodica (le cui caratteristiche sono qui molto semplificate per brevità) è possibile valutare sia le dimensioni delle strutture esplorate (sia vasi arteriosi che venosi), che delle strutture più complesse come le camere cardiache e gli apparati valvolari, sia i flussi ematici che in essi si verificano. Vengono quindi rilevate sia le variazioni anatomiche grossolane che le dilatazioni degli organi esplorati od il loro eventuale restringimento, sia le accelerazioni di flusso o rallentamento dello stesso, legati a restringimenti dei lumi vascolari o degli apparati valvolari o ad insufficiente funzionamento delle strutture esplorate.

L’assenza del segnale ecografico, infine, legato alla presenza sia di masse anomale all’interno delle strutture esplorate, sia alla presenza di masse liquide non in movimento, può identificare una ulteriore serie di patologie.

Le patologie che possono essere esplorate con la metodica ecografica e con ecodoppler sono le più varie, potendo essere esplorato praticamente ogni organo del corpo umano.

Ovviamente i reperti ottenuti devono essere sempre confrontati con la storia clinica e con i dati obiettivi raccolti nel corso di una visita, oltre che con altre indagini eventualmente già eseguite o che meritano, proprio alla luce di quanto riscontrato, una esecuzione. I reperti ottenuti poi frequentemente meritano successivi controlli nel tempo per giudicarne l’evolutività (tipicamente le malattie vascolari e cardiache tendono ad una evoluzione ed i controlli eseguiti nel tempo permettono una migliore puntualizzazione temporale dell’evoluzione della malattia).

Quando è utile fare l’eco-Doppler?

L’ecografia, anche Doppler non ha limiti di età, potendo essere utile e/o necessaria fin dalla vita intrauterina (riconoscimento di malformazioni). Nel tempo l’esecuzione dell’ indagine ecografica diviene sempre più utile, ed è innocua per il paziente e quindi ripetibile con frequenza anche quotidiana (ovviamente in alcuni casi solamente).

L’approccio è molto semplice, con il posizionamento della sonda in corrispondenza dei punti del corpo già previsti ed il Paziente deve solo rimanere rilasciato sul lettino, senza temere alcun dolore o danno.

Per quanto riguarda le patologie vascolari oltre alle malformazioni (anche congenite) le indagini ecografiche possono essere particolarmente utili per seguire nel tempo l’evoluzione dell’aterosclerosi (è ben utile, specialmente in presenza di fattori di rischio multipli, eseguire controlli cadenzati nel tempo dei tronchi sovraaortici, che presentano andamento nel tempo sostanzialmente sovrapponibile a quello delle altre arterie e, in particolare, dei tronchi coronarici).

La prevenzione è molto importante, ad ogni età, per ridurre o tentare almeno di frenare l’evoluzione di patologie che, se non identificate e trattate costantemente in modo corretto, possono portare a gravi risultati.






Commenta