Il tempo di attesa in odontoiatria

Quanto è importante il tempo oggi? Molto: non ne abbiamo mai abbastanza. Cerchiamo sempre un modo di fare tutto prima e più velocemente.

Questo vale anche nel campo odontoiatrico: siamo sommersi da pubblicità che ci promettono cure in tempi brevissimi con risultanti mirabolanti, ma è tutto vero?

Il tempo è incomprimibile. Non possiamo piegarlo alle nostre volontà e questo vale ancora di più in campo medico: ci sono dei tempi di guarigione che vanno rispettati, sempre.

Quando tolgo un dente creo una ferita nell’osso mandibolare e questo ha bisogno di tempo per rigenerarsi e calcificarsi, esattamente come quando mi rompo una gamba. Quindi prima di poter posizionare un impianto in quella sede devo attendere tre o quattro mesi per avere delle condizioni favorevoli all’intervento.

Successivamente per poter “caricare” l’impianto con i denti in ceramica e poterci masticare devo aspettare che sia avvenuta l’osteointegrazione cioè che si siano saldati osso ed impianto e questo richiede dai quattro agli otto mesi a seconda della situazione.

Ci sono dei casi, selezionati, dove è possibile ridurre questa attesa. Ad esempio nei pazienti a cui manchino tutti i denti di un’arcata e già perfettamente guariti è possibile, inserendo quattro o sei impianti che abbiano già una stabilità iniziale notevole, posizionare un provvisorio fisso immediatamente.

Il problema è quando i “denti fissi in 24 ore” vengono proposti a tutti indiscriminatamente per acquisire un paziente indipendentemente dalla sua reale situazione.

È importante scegliere un odontoiatra che proponga un piano di cura dopo un’attenta valutazione, che spieghi perchè chiede del tempo al paziente e non li accorci per accontentare le richieste del mercato.

Dr. Enrico Ferrari






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